👉Clicca qui per ascoltare il brano https://youtu.be/uHSSMOKpRtc
La genesi di questa canzone nasce dai ricordi di una Napoli, tra i suoi vicoli di ombre e colori che racconta di gioie e di dolori. Per ascoltare questa città è necessario accostarsi alle persone, entrando nelle case, educando un orecchio attento che riesce ad uscire da una coscienza offuscata. Parole che si rivolgono a Napoli come se fosse una bambina, con due occhioni che brillano di vita e con il desiderio di raccontarsi ma che troppo spesso è messa a tacere dalle ferite che la segnano ancora oggi e da tanto rumore che la sommerge.
Don Raffaele Sigillo, uno dei preti che ci ha affiancato durante la settimana e di una delle parrocchie in cui siamo stati accolti, ci ricorda le parole del vescovo Mimmo Battaglia che ci invitano a sognare non solo per noi ma anche per gli altri. Dei sogni grandi, come quelli che hanno permesso di mettere in moto tante realtà, tramutando quartieri verso una via della bellezza, di cui esempio vivo sono le Catacombe di San Gennaro.
Angela, una delle giovani responsabili della Pastorale Giovanile, invece, fa risuonare un detto di Napoli consegnatoci in una delle messe "Si può campare senza sapere perché, ma non si può campare senza sapere per Chi".
Don Federico Battaglia, responsabile della Pastorale Giovanile di Napoli ci richiama a queste storie che abbiamo accolto, alla nostra storia, alla storia che ha permesso il gemellaggio Napoli-Milano. Il desiderio è che questo vincolo tra noi e loro possa essere trampolino di slancio per accogliere Napoli, in un futuro prossimo, nelle nostre realtà. Ed è proprio quando ti metti all’ascolto di queste storie che il cuore si stringe, capisci che è una Napoli che non si ferma, è indaffarata, con una chiesa che cammina e che riesce a far nascere continuamente miracoli.
Si stringono anche le voci delle persone che raccontano, nel loro amore nel parlare dei propri famigliari. Una Napoli che si fa tenera e si lascia ad un abbraccio di madre.
👉Clicca qui per ascoltare il brano https://youtu.be/uHSSMOKpRtc
Miriam Lattuada
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