Pensieri in viaggio lungo il cammino di San Benedetto
Sentirsi a casa.
Questo è il sentimento che mi ha accompagnato per tutta l'esperienza. Fin dal primo giorno ho percepito un clima di familiarità. Mi sono sentita a casa in luoghi che avevano poco a che fare con una vera casa, mi sono sentita a casa vivendo la quotidianità di questi giorni con persone mai viste prima, conosciute cammin facendo, condividendo il peso dello zaino, la fatica delle salite, del caldo e della sete. Sono partita con uno zaino che credevo il più essenziale possibile e che ho riscoperto ancora pieno di cose che essenziali non erano, ho lasciato a casa tutto ciò che mi contraddistingueva, ma invece che sentirmi "vuota" mi sono sentita inaspettatamente piena. Tolta tutta la superficialità della quale spesso ci circondiamo rimane solo la sostanza, la parte più bella di ognuno, spontanea e senza filtri.
Abbiamo camminato in salita e in discesa, in mezzo ai boschi, in strada e in terre bruciate dagli incendi, abbiamo incontrato tanti volti, chi incuriosito, chi perplesso, chi stupito del cammino che stavamo percorrendo. Abbiamo ascoltato tante storie diverse, ci siamo lasciati ispirare da diverse scelte di vita, ci siamo ascoltati e supportati a vicenda, abbiamo riso e siamo stati in silenzio sentendo il passo degli altri andare a tempo con il proprio, abbiamo cantato con gioia per alleggerire la fatica. Ma cosa resta di tutto ciò?
Per me resta la certezza che tornare a casa non è stato un tornare sui miei passi, continuando a vivere come prima, ma riprendere in mano la mia vita consapevole che qualcosa è cambiato, le persone incontrate mi hanno cambiato.
Lucia
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