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Installazione di Giorgio Salvato

 


Dal 19 al 22 e dal 26 al 29 aprile 2022, presso l’Università degli Studi di Milano, si è tenuta un'esposizione di alcune opere di Giorgio Salvato, nell’ambito del progetto La via della BellezzaSi tratta di un giovane artista, classe 1984, originario di Vimercate (MI) diplomatosi presso l'Accademia delle Belle Arti di Brera. La sua ricerca artistica esprime l’esigenza pressante di mostrare e interpretare ciò che nella realtà permane: quel qualcosa che resiste oltre il fisiologico deperimento, quel qualcosa che custodisce la bellezza di cui tutta la realtà è fatta.

Così egli descrive le sue opere, esposte esposte presso la mostra

“I lupi hanno fame. Sono l’espressione di una fame e di un bisogno, di una tensione senza posa verso qualcosa che è altro da sé. Un mistero; alla fine un mistero. E sono anche l’espressione di un attaccamento alla vita, di un’inquietudine che permea e segna tutta la vita; un’inquietudine che tenga la vita tesa a qualcosa che la appaghi e la riempia: ecco, che la compia.
Queste bestie di ferro che ingombrano lo spazio e hanno una curiosità ferina sono l’immagine di questo tendere. 
La vocazione di un artista non è, credo, prendere un aspetto della realtà e riprodurlo mitigandolo nella propria soggettività. Si tratta piuttosto di rendere la vita stessa così com’è nella sua complessità, e farla vibrare di uno sguardo che la riveli nuovamente a se stessa. Realizzare un’opera d’arte significa rivelare le cose a se stesse, tirarle via dalla meschinità dei giorni e schiudere in queste un nuovo orizzonte. L’orizzonte, come una ferita che si apre nelle cose.
Vedo nei miei lupi questa ferita, nella loro brama di possedere l’istante delle cose, non attraverso un dominio dettato dall’istinto, ma attraverso la tensione a che ogni istante sia dominato dall’eterno". 

Giorgio Salvato, in concomitanza della mostra e all'interno del progetto La via della Bellezza, ha anche tenuto una lezione dal titolo "Carta e bic" disponibile su Youtube a questo link.

 


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