Una proposta un po’ nuova e azzardata, ma desiderata e preparata con cura: qualche settimana fa è stata organizzata dalla Pastorale Giovanile della Diocesi di Milano, dalla Pastorale universitaria e da alcuni sacerdoti della Puglia e della Sicilia una serata per gli studenti fuorisede provenienti da queste due regioni.
Un momento di preghiera nella Basilica di Sant’Ambrogio e poi la cena insieme, le chiacchiere, i balli: abitudini condivise in un momento di incontro e arricchimento per tutti, per sentirsi a casa e abitare la città, una nuova terra, trovando l’accoglienza della Chiesa locale. “Intrecciare i desideri delle diverse chiese locali e muoversi per incontrarsi: anche questo è sinodalità” (Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Trapani). Un messaggio solo: “La casa che condividiamo è Cristo, la casa che offriamo è l’amicizia che nessuna distanza può spezzare” (Gualtiero Isacchi, Arcivescovo di Monreale).
Un incontro speciale, con il Signore, tra giovani, con i sacerdoti: in una prospettiva di crescita, per provare a compiere qualche passo insieme e crescere nella dimensione di “sentirsi Chiesa e casa al di là del luogo in cui siamo” (come riporta Don Davide Abascià, da Bisceglie).
Ecco infine le voci di alcuni dei giovani presenti. Che occasione è stata per ciascuno??
“Quella di oggi è stata una bellissima serata: è stata una boccata di ossigeno dopo una lunga apnea, apnea che per molti di noi studenti fuorisede significa anche avere degli scarsi rapporti. Oggi abbiamo conosciuto tante realtà diverse dalle nostre e abbiamo chiacchierato: tante esperienze di vita, che però stasera ci hanno portato qui ad un unico incontro per stare insieme nella preghiera e nella convivialità fraterna. Proprio nel conoscere le esperienze degli altri siamo stati bene perchè ci siamo scoperti fratelli condividendo un’esperienza cosi bella.”
Marco (19 anni, studente dalla Puglia a Pavia)
Condivisione, appartenenza, vivacità, incontro, accoglienza: sono le parole che più riecheggiano a fine serata e la cui bellezza e importanza si legge sui volti di Chiara e Cristiana (studentesse dalla Puglia a Milano).
“Conoscenza reciproca e convivialità, per scoprire esperienze differenti: un incontro tra tre culture (e non solo!), ricchezza e arricchimento per tutti.” Federico e Alessandro (studenti da Trentino e Marche)
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