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“UN POSTO DOVE MI SENTO VOLUTO BENE”


La chiesa colma di studenti per la Messa di Natale degli universitari (martedi 13 dicembre) è un segno da ascoltare: un’eco del Bene che anche in Università i giovani trovano e condividono, in modo particolare accompagnati dalle due realtà lì più presenti: la FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) e il CLU (Comunione e Liberazione - Universitari).

Alcune foto dalla serata dopo la S. Messa

Isabella (22 anni)

Cos’è FUCI per me? C’è una parola cardine attorno cui ruota ogni proposta: ricerca. Ognuno, soprattutto a questa età, ricerca il proprio posto… sia qui quando arriva in università sia nel mondo! Questa è una proposta per ricercare insieme, nella realtà in cui siamo, cioè l’Università. Dunque è una realtà viva, fatta di relazioni e amicizie, approfondimenti più generali o riflessioni personali, relativamente a diversi ambiti: cultura, studio, politica e cittadinanza, confronti interculturali, attualità, fede… Ogni ricerca non prescinde dalla realtà, ma si parte proprio da qui e da ciò che siamo: è bello e importante il fatto che gli incontri vengano organizzati da noi, dai giovani per i giovani, e si ricercano poi dei punti di riferimento adulti che ci accompagnino. Un altro aspetto interessante è la struttura della Federazione: è una realtà locale da vivere con amici nella quotidianità universitaria, ma si inserisce in una proposta più ampia a livello diocesano e nazionale… questo apre alla possibilità di respirare un orizzonte grande e comune e di fare esperienza di uno scambio nella diversità con cui ciascuno organizza e vive la proposta!


Giacomo (20 anni)


Siamo qui stasera in modo semplice: la messa e poi la cena insieme! Un incontro semplice, un posto dove sono voluto bene. Vivo le proposte del CLU perché è uno dei pochi posti per poter guardare alle mie domande senza scandalo, senza problemi o ostacoli, anche grazie al fatto di non essere solo, portando le mie domande insieme agli altri. Mi interrogo sulla natura di questo bene che investe la mia vita e insieme si prova a dare il nome: è Cristo. Quel bene lì prende concretezza: i volti dei miei amici. 



Martina (22 anni) 


Il CLU è una compagnia quotidiana nel mondo dell’Università e per me è un aiuto importante per non chiudermi nelle mie cose, nello studio che rischia di soffocarmi. È una compagnia e un accompagnamento per chiedermi che cosa vale davvero per me e cosa desidero per la mia vita. Stasera è stata un’occasione per riscoprire ancora la compagnia vera, gli amici a cui poter dire tutto e con cui poter essere vera!


Margherita (21 anni)


Ho il desiderio di partecipare alla GMG di Lisbona e cercavo un gruppo che si organizzasse per viverla insieme. Ho incontrato i ragazzi della FUCI e dopo qualche tempo di conoscenza mi sono iscritta alla loro proposta: dall’1 al 6 agosto saremo insieme in Portogallo! Per i prossimi mesi si prospetta un cammino insieme, tra incontri spirituali (guidati dal don che accompagna i giovani qui e che ad esempio introduce anche al confronto con la Parola) e culturali (che si costruiscono insieme, ascoltando i desideri del gruppo circa gli argomenti da approfondire o le questioni che stanno più a cuore).

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